Come le famiglie italiane investono nel futuro in tempi incerti

di Ottavia Cirillo

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Anche l’oro sta tornando di moda. Le gioiellerie di Roma e Firenze vendono sempre più spesso non solo gioielli, ma anche lingotti d’oro. Per molti, questa è una “assicurazione” per i giorni difficili, soprattutto in un contesto di instabilità geopolitica.
Allo stesso tempo, gli italiani rimangono cauti. Non crediamo nel “denaro facile”. Il nostro approccio è a lungo termine, conservativo e diversificato. Un tasso di interesse annuo garantito del 3{7543e1c0fc9f2695bcece0e462410342d11e71b4a7877dbbb77e6cd4718e9d0a} è meglio di un 20{7543e1c0fc9f2695bcece0e462410342d11e71b4a7877dbbb77e6cd4718e9d0a} con il rischio di perdere tutto.
È interessante notare che anche la fiducia nelle banche di credito cooperativo sta crescendo. Operano a livello locale, conoscono i propri clienti e non inseguono i profitti. Durante la crisi, sono loro a sostenere le piccole imprese e le famiglie. I giovani, cresciuti nell’era digitale, utilizzano sempre più robo-advisor e app per investimenti. Ma anche loro preferiscono asset “tranquilli”: obbligazioni, immobili, fondi indicizzati.
È anche importante che investire in Italia non sia solo una questione di soldi. Investiamo nell’istruzione dei figli, nell’artigianato, nei vigneti. È un investimento nella cultura, nell’identità, nel futuro della famiglia.
In un mondo di incertezza, gli italiani non cercano il massimo profitto, ma la massima stabilità. E forse questa è una saggezza che vale la pena emulare.

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